Il sindaco di Firenze lancia un appello per porre fine alle tensioni e alle divisioni nel Partito democratico: "Ora è il momento che chi ha il coraggio delle proprie azioni vada fino in fondo, non deve disertare". Serracchiani: "Se Letta fallisce, non resta che il voto".
SERRACCHIANI: "SE LETTA FALLISCE, NON RESTA CHE VOTO". ''Se Letta fallisce, credo che non ci sia che il voto'', ha detto la neopresidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani a margine delle celebrazioni per il 25 aprile. ''Io credo che abbiamo bisogno di trovare un momento di serenità anche istituzionale - ha proseguito - e quindi mi auguro che il presidente incaricato Letta riesca a portare a compimento il difficile compito che si è assunto e che riesca a fare in tempo adeguato quelle riforme che servono al Paese''. ''Dopodiché - ha illustrato - credo onestamente che, salvo situazioni che in questo momento non sono in grado di valutare, se fallisce, sia meglio tornare al voto''. La presidente del Fvg ha poi detto di essere in linea con Dario Franceschini, il quale ha ipotizzato l'espulsione dal Pd di quanti dovessero votare contro la fiducia al governo Letta. ''Quello che è successo lo scorso fine settimana a Roma - ha commentato - soprattutto per quanto riguarda Prodi è gravissimo, dentro il partito. Un partito non si costruisce sulla fedeltà al leader ma sulla lealtà tra chi ne fa parte. Quella lealtà è completamente saltata e ovviamente - ha concluso - se dovessimo trovarci di fronte alla medesima situazione io vorrei davvero che questi franchi tiratori si palesassero, si presentassero e naturalmente uscissero dal mio partito, perche' non credo ci siano le condizioni per andare avanti insieme''.
Nessun commento:
Posta un commento