giovedì 25 aprile 2013

Renzi: "Al fianco di Letta, mettere fine a una pagina brutta"

Il sindaco di Firenze lancia un appello per porre fine alle tensioni e alle divisioni nel Partito democratico: "Ora è il momento che chi ha il coraggio delle proprie azioni vada fino in fondo, non deve disertare". Serracchiani: "Se Letta fallisce, non resta che il voto".

Renzi: "Al fianco di Letta, mettere fine a una pagina brutta"Matteo Renzi
FIRENZE - Matteo Renzi è ''al fianco'' di Enrico Letta, a cui assicura una ''condivisione politica forte'' nel tentativo di formare un nuovo governo. Lo ha detto lo stesso sindaco, nel corso del discorso nella cerimonia del 25 aprile a Palazzo Vecchio a Firenze. ''Rivolgo - ha detto - un abbraccio personale da amico e una condivisione politica forte per il tentativo che Letta sta cercando di svolgere. Ieri ho parlato con lui e gli ho detto che visto che ha parlato di governo di servizio, il massimo augurio che Firenze possa fargli è di avere un presidente del Consiglio pisano'', ha scherzato. ''Credo - ha detto - che il tentativo a cui Letta si accinge è un tentativo che possa e che debba provare a restituire fiducia dei cittadini nella classe politica. Io e l'amministrazione di Firenze saremo a fianco del tentativo istituzionale di mettere fine e una delle pagine più brutte, quella dell'inconcludenza. Spero - ha concluso Renzi - che il tentativo di Letta possa realizzarsi sulla base delle considerazioni che ha svolto ieri uscendo dal Quirinale''.


SERRACCHIANI: "SE LETTA FALLISCE, NON RESTA CHE VOTO". ''Se Letta fallisce, credo che non ci sia che il voto'', ha detto la neopresidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani a margine delle celebrazioni per il 25 aprile. ''Io credo che abbiamo bisogno di trovare un momento di serenità anche istituzionale - ha proseguito - e quindi mi auguro che il presidente incaricato Letta riesca a portare a compimento il difficile compito che si è assunto e che riesca a fare in tempo adeguato quelle riforme che servono al Paese''. ''Dopodiché - ha illustrato - credo onestamente che, salvo situazioni che in questo momento non sono in grado di valutare, se fallisce, sia meglio tornare al voto''. La presidente del Fvg ha poi detto di essere in linea con Dario Franceschini, il quale ha ipotizzato l'espulsione dal Pd di quanti dovessero votare contro la fiducia al governo Letta. ''Quello che è successo lo scorso fine settimana a Roma - ha commentato - soprattutto per quanto riguarda Prodi è gravissimo, dentro il partito. Un partito non si costruisce sulla fedeltà al leader ma sulla lealtà tra chi ne fa parte. Quella lealtà è completamente saltata e ovviamente - ha concluso - se dovessimo trovarci di fronte alla medesima situazione io vorrei davvero che questi franchi tiratori si palesassero, si presentassero e naturalmente uscissero dal mio partito, perche' non credo ci siano le condizioni per andare avanti insieme''.

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