mercoledì 24 aprile 2013

Direzione Pd. Bersani: confermo dimissioni, ho fiducia in futuro partito

Così il segretario dimissionario del Pd durante il suo intervento alla direzione. Poi aggiunge: siamo arrivati sull'orlo di una crisi gravissima. Renzi: Io a P.Chigi? Ipotesi non sul tappeto. Bindi: diremo 'sì' a governo con altri partiti. Su E. Letta: serve al partito, non al governo.

Direzione Pd. Bersani: confermo dimissioni, ho fiducia in futuro partito Pier Luigi Bersani
ROMA - Pier Luigi Bersani conferma le sue dimissioni da segretario del Pd nel suo intervento alla direzione del partito. il segretario dimissionario sembra stanco e deluso. Deluso per tutto quello che è successo in questi giorni, soprattutto per la brutta figura durante l'elezione del capo dello Stato. "Ho letto - dice - dichiarazioni e commenti, giustificazioni... Non voglio replicare, vi assicuro che potrei farlo punto per punto. Mi interessa capire il senso: 'se ci sono degli irresponsabili la responsabilità è del responsabile'. Capite che non posso assolutamente accettare una cosa del genere, ha aggiunto Bersani. Ma quelle stesse giustificazioni, al di là di quel che può disturbare me, le trovo pericolose per la ditta, perché rimuovono un problema di fondo che se non verrà preso di petto si riproporrà fino a esiti letali". Bersani ha poi detto che ''ci vuole una ragionata disponibilita' a ricercare tutti insieme una soluzione di governo mettendo a disposizione le nostre forze e risorse''. Alle 18.30 i capigruppo Pd Zanda e Speranza saliranno al Colle per le consultazioni con il capo dello Stato.

BINDI: DIREMO SI' A GOVERNO CON ALTRI PARTITI. Rosy Bindi interviene così alla direzione del Pd: "C'e' uno spazio per dire che vogliamo un governo di scopo, del presidente, con bassa caratura politica di chi ne fa parte?".  "Napolitano ci ha chiesto responsabilita' e alleanze, ha legato il suo mandato alla nostra capacita' di rispondere alla sua domanda di dare un governo al Paese. Ma ha anche detto che il governo lo dovranno fare le forze politiche, in questo c'e' uno spazio per dire al presidente che tipo di governo vuole il Pd". "Non ho timore a metterci nelle mani del presidente, ho timore a non esercitare la nostra reponsabilita' - ha detto Bindi -. In queste settimane abbiamo detto no al governissimo, abbiamo parlato di governo del cambiamento. Ci prepariamo a dire di si' ad un governo insieme alle altre forze politiche, in modo particolare alla forza cui siamo alternativi e lo facciamo per la seconda volta con una forza politica che e' stata inaffidabile. C'e' uno spazio per dire che vogliamo un governo di scopo, del presidente, con bassa caratura politica di chi ne fa parte? Non e' che non ho fiducia in Letta, ma vorrei che il vicesegretario del Pd stesse impegnato nel partito e nel gruppo per sostenere il governo con altre personalita'. Qualunque decisione prendera' il partito la onorero', ma nel partito ci deve essere la nostra capacita' di ascoltarci". Ora se votiamo un governo del presidente votero' a favore, altrimenti "avro' qualche difficolta'" ha concluso.

NON ABBIAMO SCELTO RODOTA' PERCHE' NON DECIDE LA PIAZZA. A prendere la parola è stato poi Dario Franceschini secondo cui Bersani si è assunto colpe non sue. ''Siamo davanti ad scelta per la democrazia. Non abbiamo scelto Rodota' non perchè non e' un uomo della sinistra ma perche' in un sistema non presidenziale decide il Parlamento, non la piazza. Mille, 5000 persone che impongono al Parlamento un presidente non va bene neanche se e' S. Francesco''.


RENZI: IO A P.CHIGI? IPOTESI NON SUL TAPPETO. Poco prima di entrare alla direzione il sindaco di Firenze Matteo renzi risponde alle domande dei giornalisti su una sua possibile premiership e dice che si tratta dell''ipotesi più sorprendente e meno probabile. Non credo sia sul tappeto".

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