Michele Misseri condannato per concorso nella soppressione di cadavere della nipote. La Corte d'Assise di Taranto ha pronunciato nell'aula Alessandrini del Palazzo di giustizia la sentenza, dopo quattro giorni di camera di consiglio. Il processo è durato 15 mesi con 52 udienze.
Sarah Scazzi
TARANTO - Cosima e Sabrina Misseri sono "colpevoli"
dell'omicidio di Sarah Scazzi e sono quindi state condannate
"all'ergastolo". Questa la sentenza della corte di Assise di Torino,
pronunciata dopo quattro giorni di camera di Consiglio.OTTO ANNI A ZIO MICHELE. Condannato anche il marito di Cosima, Michele Misseri: per lui la condanna è a otto anni, per concorso in soppressione di cadavere e per il furto aggravato del telefonino di Sarah. Per lo zio della vittima erano stati chiesti nove anni di reclusione, dunque la pena è stata ridotta da un anno. L'uomo, che difende la figlia Sabrina e la moglie Cosima Serrano addossandosi la colpa dell'omicidio, non è considerato colpevole dell'assassinio ma solo di soppressione di cadavere.
CONDANNATI I PARENTI DI MISSERI. Condannati anche Carmine Misseri e Cosimo Cosma, fratello e nipote di Michele, con uno sconto di un anno sulla pena richiesta. I due erano accusati di aver aiutato l'agricoltore di Avetrana a sopprimere il cadavere della 15enne.
LE ALTRE CONDANNE. Due anni, invece, la condanna (con due mesi di interdizione dalla professione) per l'avvocato Vito Russo, primo legale di Sabrina Misseri, accusato di intralcio alla giustizia. Condanne fra un anno ed un anno e quatto mesi per tre persone accusate di favoreggiamento: si tratta di amici e parenti del fioraio Buccolieri, l'uomo che avrebbe assistito alla scena del sequestro di Sarah. Il testimone ritrattò la sua versione sostenendo di averla solo sognata ed i tre imputati condannati avrebbero sostenuto la versione di comodo del sogno. Buccolieri verrà giudicato in altro processo per false dichiarazioni al pm.
LA FAMIGLIA DI SARAH IN AULA. Ad ascoltare la sentenza, in aula c'erano anche il padre di Sarah, Giacomo e la madre Concetta Serrano, entrati con il loro figlio Claudio. La madre ha commentato: ''Speravo in questo, chi uccide merita questo''.
"LA SENTENZA VERRA' RIBALTATA". "Questa sentenza verrà ribaltata totalmente". Così ha commentato la sentenza l'avvocato Franco De Jaco, uno dei legali di Cosima Serrano. "La Corte - ha aggiunto il legale - si è presa cinque giorni per ribadire le stesse cose che avevano detto i pubblici ministeri".
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